Redazione di Operai Contro,
i ladri di tutti i partiti belano che aboliranno il finanziamento ai partiti dal 2017
Il testo licenziato prevede che quest’anno i partiti riceveranno la quota prevista (91 milioni), che sarà tagliata del 40% nel 2014, del 50% nel 2015, del 60% nel 2016 e si azzererà nel 2017
Aboliranno il finanziamento nel 2017 neanche per idea.
Anzi no, resta.
Alle casse delle forze politiche arrivano attraverso il 2 per mille che viene descritto come “destinazione volontaria ai partiti”, nella sostanza il meccanismo – simile a quello dell’8 per mille – garantisce ai partiti una quota non irrilevante del gettito fiscale dell’Ire, cioè le dichiarazioni dei redditi sulle persone fisiche. Cosa accade? I contribuenti potranno indicare i partiti ai quali destinare il proprio 2 per mille: fin qui niente di strano. Oppure dichiarare di voler devolvere quella quota allo Stato. Ma se qualcuno non traccerà nessuna “x” sulla propria dichiarazione dei redditi si formerà un nuovo gruzzolo che sarà ripartito in modo proporzionale secondo le indicazione dei cittadini. Quindi chi non vuol dare neanche un euro ai partiti sulla dichiarazione dei redditi ha solo una scelta: fare un segno per destinare il 2 per mille allo Stato.
Se per ipotesi estrema tutti i cittadini firmassero il 2 per mille ai partiti, in un anno l’assegno sarebbe da 800 milioni di euro. Il ministro Quagliariello assicura però che il ddl prevede un tetto massimo di 61 milioni l’anno, ma il testo definitivo del provvedimento non è ancora disponibile. Comunque sia, moltiplicando 61 milioni per cinque anni di legislatura si ottengono oltre 300 miloni, quasi il doppio di quanto previsto come monte del rimborso elettorale per l’attuale legislatura.
I Partiti possono continuare a rubare
un lettore
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