RASSEGNA STAMPA
Germania, gruppi energia, Ucraina, Russia
Gfp 130605
La lotta per l’Ucraina
Berlino e Bruxelles cercano di accelerare la sottoscrizione finale entro il prossimo autunno di un accordo di associazione con Kiev.
– Mosca vorrebbe invece far entrare l’Ucraina nella comunità economica euro-asiatica,
o a questo fine, nel 2010, Russia, Bielorussia e Kazakistan hanno creato una unione doganale euroasiatica e, ad inizio 2012 uno spazio economico comune.
– La lotta per l’influenza sull’Ucraina tra UE (e Germania in primo luogo) e Russia – in corso dal crollo dell’Urss a fine 1991 – è attualmente condotto tramite quello su gas e gasdotti:
o La Russia si fa forte del fatto che Kiev dipende ancora dal suo gas;
o dallo scorso anno la UE, sta cercando di spezzare questa influenza russa,
o cosa che potrebbe essere facilitata dall’andamento del mercato mondiale del gas, con il boom del gas da scisto negli Usa e la maggiore disponibilità di gas liquido.
– La UE, tramite il proprio Commissario all’Energia, il tedesco Oettinger, assieme a politici e circoli industriali tedeschi – ha sviluppato un piano per invertire parzialmente la direzione del sistema di gasdotti ucraino, alimentandoli da Occidente con gas disponibile a minor prezzo sul mercato mondiale e rendendo così l’Ucraina indipendente del gas russo.
o Vi sono coinvolti i grandi gruppi tedeschi Ferrostaal e RWE.
o La Russia nel 2011 ha venduto all’Ucraina 45 MD e nel 2012 33 MD di m3.
– Per fornire quantitativi di gas significativi per fare una seria concorrenza alla Russia, il tedesco RWE utilizza i gasdotti polacchi (da nov. 2012) quelli ungheresi (da marzo 2013) che complessivamente dovrebbero trasportare oltre 6 miliardi di m3/anno, e quelli slovacchi, più capaci (10-30MD m3/anno), non ancora però attivi, per disaccordi sugli invertitori di spinta.
– Sta progredendo il legame con Mosca, con la firma la scorsa settimana di un memorandum che assegna all’Ucraina lo status di osservatore nell’unione doganale eurasiatica,
– passo successivo, desiderato da Mosca, l’Ucraina dovrebbe essere uno dei fondatori dell’area economica eurasiatica comune che dovrebbe partire da inizio 2015.
– Mentre da parte russa si dice che la partecipazione dell’Ucraina all’Unione economica eurasiatica sarebbe compatibile con l’Accordo di associazione con la UE, Kiev farebbe da tramite tra i due progetti,
– per Berlino e Bruxelles invece, la prima esclude l’integrazione nella UE.
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