Asia Times 130614
Il momento “Monica [Lewinsky]” di Obama
M K Bhadrakumar
L’annnuncio della Casa Bianca che gli Usa forniranno sostegno militare ai ribelli siriani (giustificato con l’uso di armi chimiche da parte del regime siriano) è il maggior schiaffo alla Russia dal crollo dell’Urss.
– Obama deve aver calcolato che l’amicizia con Putin è sacrificabile:
o la questione della difesa missilistica non vede possibilità di accordo;
o il morale dell’opposizione siriana è al minimo dopo la sconfitta a Qusayr, che ha fatto sì che terminasse il flusso di armi clandestine dal Libano;
o il rischio di una sconfitta ad Aleppo significherebbe l’interruzione delle linee di rifornimento dalla Turchia.
o Inoltre la conferenza Ginevra2, iniziativa congiunta russo-americana, si prospetta negativamente: l’opposizione siriana è troppo divisa e frammentata per nominare una delegazione unitaria. Stati Uniti – Turchia, Arabia Saudita, Qatar, gli alleati regionali degli Usa – sono arrabbiati perché gli Stati Uniti stanno mandando in fumo il progetto di cambio di regime.
o a Washington, sotto la pressione della lobby israeliana membri del Congresso, media e think tank, reclamano maggiore impegno per la Siria.
Un ulteriore fattore che potrebbe aver spinto Obama a questa decisione: un diversivo rispetto allo scandalo Edward Snowden (ex agente CIA), la più grande fuga di notizia sull’intelligence Usa, uno – scandalo che mette a nudo la falsità delle dichiarazioni programmatiche di Obama: trasparenza, affidabilità, legittimazione, multilateralismo, consenso.
– Le conseguenze della decisione americana:
o Come reagirà Putin?
o L’impatto sulle dinamiche regionali?
o La Turchia, già in contrasto sulle recenti proteste, viene catapultata in prima linea,
o Mentre l’opinone pubblica turca è contraria ad un intervento in Siria.
Sarà praticamente impossibile giungere ad una soluzione delle questioni aperte tra Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Iran, Hezbollah, Israele, Iraq, Libano.
Comments Closed