pubblichiamo il volantino distribuito alla Natuzzi
Operai della Natuzzi, l’ufficializzazione di 1.900 esuberi non è una sorpresa. È solo il punto di arrivo del loro continuo aumento, dai 400 del 2006 ai 1.900 di oggi. È il risultato delle continue richieste di cassa integrazione che i sindacati per anni hanno supinamente concesso al padrone. I continui cedimenti dei sindacati alle pressioni del padrone rischiano ora di buttarvi definitivamente in mezzo a una strada.
Alla Natuzzi è in atto una sceneggiata già vista in altre aziende, come alla Om Carrelli Elevatori e alla Bridgestone di Bari, che stanno chiudendo senza nessuna prospettiva per gli operai.
Il padrone dichiara la crisi della fabbrica o decide di chiuderla subito. Il costo ricade su noi operai: cassintegrati, in mobilità o licenziati, comunque alla fame.
I sindacalisti chiedono tavoli di confronto, organizzano qualche viaggio a Roma o processione di protesta, ci invitano a stare buoni, poi firmano un accordo di ristrutturazione o messa in cassa integrazione, presentandocelo come una conquista.
Se la fabbrica chiude, andiamo tutti in mezzo alla strada. Se la fabbrica non chiude, una parte di noi va comunque in mezzo alla strada e quelli che rimangono lavorano il doppio per gli stessi soldi e con meno diritti di prima. Padroni e sindacalisti venduti ci hanno abituati a perdere.
Natuzzi – OC >Il volantino completo in formato pdf
Comments Closed