Redazione di Operai Contro,
La deposizione dell’ex presidente Mohamed Morsi e il giuramento del nuovo capo di Stato Adly Mansour non hanno ancora pacificato l’Egitto. Anzi, l’hanno spaccato in due: i ribelli di Tamarod hanno infatti indetto una manifestazione per proteggere gli esiti della rivoluzione, mentre i sostenitori di Morsai ne hanno convocata un’altra “contro il colpo di stato militare”.
E tra i due gruppi è scoppiata la violenza: ’pro’ e ‘anti’ Morsi si sono scambiati colpi di arma da fuoco davanti al quartier generale al Cairo della Guardia Repubblicana.Adesso migliaia di manifestanti ‘pro’ Morsi sono in marcia verso il Ministero della Difesa, dove l’ex presidente sarebbe trattenuto.
Gli operai Egiziani non possono fidarsi dell’esercito, sarà pronto a vendere i ribelli.
La borghesia pensava di essersi salvata il culo con l’elezione democratica di Morsi, ma nessun governo potrà risolvere la crisi mondiale del capitalismo.
Sono decine le micce dell’incendio che brucerà il capitalismo
Gli operai devono organizzare il loro partito mondiale e sferrare il colpo mortale al capitalismo
Un operaio
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