“Della cassa integrazione non ce ne frega niente. Vogliamo il lavoro”.
Rispondono così gli operai dell’Om carrelli elevatori di Modugno (Ba), in presidio da mesi davanti alla fabbrica, all’ingiunzione della Still, la società del gruppo Kion che gestisce lo stabilimento, di smettere il presidio pena la cessazione della cassa integrazione da agosto.
La Still, in pratica, pretende che gli operai lascino passare i camion per recuperare e portare via 240 carrelli elevatori e i macchinari già smontati e pronti sul piazzale, per un valore complessivo di parecchie centinaia di milioni di euro.
Al ricatto del padrone, il quale vorrebbe tanto prendere il malloppo e scappare, gli operai rispondono per le rime. “Non siamo qui per elemosinare la continuazione della cassa integrazione. Anzi ribadiamo che non la vogliamo, perché essa è nei fatti l’anticamera della mobilità e del licenziamento. Siamo qua in presidio perché vogliamo il lavoro. Padroni, politici, sindacalisti, si dessero da fare per risolvere la situazione. Noi da qua non ce ne andiamo senza che ci assicurino il posto di lavoro. Siamo determinati e nessuno ci fermerà”.
SALUTI OPERAI DALLA PUGLIA
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