A bordo erano in 500, solo 150 per ora sono stati tratti in salvo. Il bilancio si aggrava di minuto in minuto. Hanno dato fuoco a una coperta per ‘farsi notare’ dagli isolani
Sono 82 i corpi recuperati fino ad ora nel naufragio avvenuto davanti alle coste di Lampedusa. Tra di loro anche donne e bambini. Lo ha detto all’ANSA tra le lacrime il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini.
I migranti soccorsi e salvati sono circa 150 ma diverse fonti sottolineano che il bilancio, sia dei vivi che dei morti, è ancora provvisorio in quanto diverse persone sono ancora in acqua.
L’allarme del naufragio è stato dato dall’equipaggio di due pescherecci che transitavano nella zona.
Il barcone – ha detto all’ANSA il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Antonio Candela, che sta coordinando le operazioni di assistenza ai feriti – trasportava 450-500 migranti.
Secondo i carabinieri i migranti per farsi notare dagli isolani hanno dato fuoco a una coperta e questa potrebbe essere stata la causa dell’incendio che si e’ sviluppato a bordo.
“Basta! Ma che cosa aspettiamo? Cosa aspettiamo oltre tutto questo? E’ un orrore continuo” dice il sindaco Nicolini. “Le dimensioni non le conosciamo ancora – dice Nicolini -. Se è vero che erano 500 sul barcone e in salvo già sul molo ce ne sono soltanto 130, è davvero un orrore”.
Un Senegalese
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