Il taglio dei trasferimenti ai comuni è nato e cresciuto con la Lega Nord al governo con Berlusconi.
Gli invasati capi nazipadani mentre straparlavano di federalimo e localismo, aumentavano l’accentramento delle decisioni al governo centrale di Roma.
Nello stesso periodo i nazipadani al potere nei comuni e negli enti locali, assecondavano chiusure di fabbriche e licenziamenti, preoccupandosi di assumere parenti e amici negli enti locali, centuplicando Parentopoli.
Un esempio è il comune di Roma che ha a libro paga ben 62 mila dipendenti, di cui 37 mila delle “partecipate” e 25 mila veri e propri dipendenti.
Col federalismo sono aumentate le tasse e il clientelismo dei partiti e dei loro carrozzoni elettorali.
Basta voti e deleghe ai tagliaborse.
Saluti da un operaio non votante.
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