Egr. redazione O.C.
sono Giovanni operaio di 55 anni e lavoro in una piccola fabbrica di
Sesto San Giovanni(MI) e vi scrivo a riguardo dell'assemblea pubblica
che si è svolta ieri presso la Camera del Lavoro della CGIL di Sesto
S.G.,assemblea organizzata dal Movimento del Partito del Lavoro.
Titolo della locandina di presentazione: Perché i lavoratori contino!
Sottotitolo: confronto tra lavoratori di numerosi posti di lavoro del
pubblico e privato ed esponenti delle formazioni della sinistra italiana
come
C.Salvi,C.Mineo,G.Migliore,C.Grassi,C.Procaccini,O.Rosati,M.Rota,N.Nicolosi
e G.P.Patta .
Cara redazione ditemi voi se non è la solita passerella di nomi noti di
politici falliti di sinistra che chiaccherano a vanvera su problemi
invece reali degli operai e dei lavoratori.
Che ne sanno questi politici di come gli operai vengono sfruttati tutti
i giorni in fabbrica e che ne sanno come sono ricattati i giovani sul
posto di lavoro solo perché hanno dei vergognosi contratti di lavoro
interinali che durano anche soli pochi giorni.
Sulla locandina poi si evince che esiste anche "un Movimento del
Partito del Lavoro che intende costruire con i lavoratori
un'organizzazione che consenta loro di tornare ad essere protagonisti
della lotta politica".
Perché ?
"perché in Italia manca un soggetto politico che rappresenti gli
interessi del mondo del lavoro : è il risultato prima di tutto dello
scioglimento del PCI ".
Ma, porca vacca, come possono gli operai credere di delegare ancora i
propri interessi ai politici di partiti di sinistra o destra che siano
dopo tanti anni di esperienze negative e prese per il culo ?
I politici percepiscono almeno 10.000 euro al mese senza spaccarsi la
schiena in catena di montaggio e senza rischiare la vita e noi operai
dovremo farci tutelare da costoro ?
Dov'erano i politici della sinistra quando veniva approvata la legge
Fornero ?
Ma basta, noi operai siamo costretti a lavorare, spesso in condizioni
disagiate e pericolose per non parlare dei giovani che non raggiungono
nemmeno i 1.000 euro al mese.
E ora con la crisi del capitalismo che continua e continua inesorabile
si tira in ballo lo scioglimento del PCI e la sua mancanza.
Forse che quando c'era il PCI gli operai stavano meglio ed erano meno
sfruttati di adesso ?
Non facciamo finta di non ricordare che da sempre, cioè da quando gli
operai vendono la loro forza lavoro ai padroni, gli operai sono morti a
migliaia nei posti di lavoro per infortuni mortali o per esposizioni
all'amianto o ad altre sostanze cancerogene .
Con il PCI presente hanno cominciato a chiudere centinaia di grandi
fabbriche da nord a sud e sempre con accordi sindacali.
Noi operai non abbiamo bisogno di "contare" in Parlamento, abbiamo
invece bisogno di un vero Partito degli Operai dove sono gli operai
stessi che decidono come difendersi e come ribellarsi ai padroni e ai
loro servi soprattutto per non farsi sfruttare più come schiavi.
Giovanni
operaio di Sesto San Giovanni
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