Redazione di Operai Contro,
l’Italia è uno strano paese.
– Abbiamo più di 5 milioni di poveri che non hanno da mangiare
– milioni di pensionati che debbono cercare di sopravvivere con 500 o 700 euro al mese
– gli operai grazie alla CIG hanno perso in un anno circa 7000 euro di salario
– la popolazione della terra dei fuochi è stata condannata a morire di tumore da padroni, camorristi, politici e amministratori pubblici
-all’ILVA di Taranto gli operai sono costretti a produrre con la morte sulle spalle
– il ministro della giustizia è amica di famiglia dei padroni delinquenti Ligresti
e noi continuiamo a sorbirci le cazzate dei giornali sul pregiudicato Berlusconi, sulle tessere false del Pd, sulle cazzate di letta che siamo usciti dalla crisi
Opertai cosa aspettiamo?
un operaio avvilito
La tua analisi non fa una piega ,ma dal mio punto di vista gli operai sono ancora molto divisi è confusi sul che fare ci sono state più di due generazioni che hanno creduto che in russia c’era il comunismo ,altri sono stati preda del maoismo, è soprattutto del riformismo vecchio è nuovo il drammma è che non siamo riusciti a srollarci di dosso queste scorie ,dopo il crollo del muro di Berlino la borghesia è andata a nozze nel denigrare il “comunismo” decretandone la morte questo ha determinato un ritardo storico della formazione di un partito di classe internazionale è internazionalista. Certamente di fronte alla crisi strutturale del capitale il processo delle lotte e dei conflitti sarà destinato a crescere ma ci vorrà ancora tempo per vedere il proletariato organizzato in partito per scendere in piazza ,è soprattutto non è un processo meccanicistico ,ma bensì dialettico è materialista :per il momento lo stomaco non è abbastanza vuoto per cavalcare almeno qualche rivolta di sicuro sarà un processo inevitabile è in ultima analisi mentre la borghesia sta preparando un nuovo macello mondiale ,noi dobbiamo al più presto preparare la rivoluzione.