In Italia notizia non pervenuta dagli stracci di regime; in Belgio pubblicata dal quotidiano “De Morgen” anticipato dal francese “Libération” che ha scoperto il summit volutamente mantenuto segreto. (QUI l’articolo originale) .
Alcuni tra i principali partiti xenofobi e razzisti d’Europa, tra cui la nostrana Lega Nord, si sono intimamente incontrati a Vienna presso un lussuoso hotel per preparare un programma comune, presumibilmente per le elezioni europee del prossimo maggio.
All’incontro hanno partecipato LEGA NORD, FRONT NATIONAL dalla Francia, VLAAMS BELANG belga, L’FPO austriaco e il PVV olandese. In tutto cinque partiti: per formare un gruppo al Parlamento Europeo è necessario l’apporto di almeno 7 Paesi membri.
Pare sfumata la partecipazione dei due partiti mancanti per il quorum, ovvero l’ALTERNATIVE FUR DEUTSCHLAND tedesco ed il PARTITO PER L’INDIPENDENZA inglese.
A lanciare e trascinare l’idea molto probabilmente è il FN francese di Marine Le Pen con il suo sogno di un partito di destra europeo, mai celato ed anzi sbandierato come uno dei traguardi. Le parole d’ordine dell’alleanza, alla quale il belga VLAAMS BELANG ha confermato la sua partecipazione, sono ovviamente l’antieuropeismo, attraverso uno sganciamento progressivo da Bruxelles sulla falsariga di quanto sta tentando di fare Orban in Ungheria, e una forte stretta sulle politiche di immigrazione (mettendo in discussione il trattato di Schengen? ) .
Alla Lega Nord ed ai suoi giannizzeri in giro per l’Italia devono essere risuonate in testa le parole di Giorgio Almirante in Piazza del Popolo a Roma nel 1973, giorno in cui incontrò il padre di Marine Le Pen, Jean Marie, ufficialmente autorizzato da allora ad apporre sul proprio simbolo la fiamma tricolore: “La destra o è coraggio o non è, è libertà o non è, è nazione o non è, così vi dico adesso, la destra o è Europa o non è. E vi dico qualcosa di più: l’Europa o va a destra o non si fa”.
Ecco, questo, nel 2013, si chiama revanscismo. Contro l’Europa dei popoli.
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