Redazione di Operai Contro,
Non si ferma la protesta dei manovali albanesi che non vengono pagati da mesi
Nonostante le promesse, sono ancora in cima alla gru. Si annuncia un’altra notte al freddo per i cinque operai del cantiere di via Cigna che hanno scalato la gru per chiedere il pagamento degli stipendi degli ultimi mesi. «Siamo stanchi di questi criminali che non vogliono pagarci – dicono -. Facciamo appello al sindaco Fassino e a tutti i cittadini a cui chiediamo la solidarietà e il loro sostegno. Anche se siamo stranieri, Torino è la nostra città e abbiamo tutti delle famiglie che ci attendono a casa».
Ai lavoratori aggrappati da 24 ore a 60 metri d’altezza sono stati portati vestiti, coperte e alcuni medicinali. Uno di loro, affetto da diabete, per alcuni problemi ad un braccio è sceso per alcune ore per raggiungere il pronto soccorso ed effettuare alcuni controlli. Lasciato l’ospedale è ritornato sulla gru a fianco dei suoi compagni. La trattativa tra i titolari della ditta dei lavoratori e il proprietario del cantiere è ripresa dopo la pausa di ieri sera. La richiesta è sempre la stessa. Pagare i 130 mila euro promessi, bloccati per il mancato pagamento di alcune tasse, che permetterebbero di sanare i debiti con i dipendenti. Gli stessi che annunciano: «Non scenderemo finchè non avremo i nostri soldi». E così hanno fatto fino a oggi.
Sono migliaia gli operai che dopo aver lavorato non vengono pagati: italiani, albanesi, romeni, senegalesi.
Magistratura e polizia non fanno niente, ma difendono i padroni criminali.
Un operaio rumeno
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