A Prato 7 operai morti bruciati.
Cinesi, scrivono, come se la nazionalità di provenienza giustificasse in qualche modo la strage.
Sono morti bruciati in una fabbrica gestita da un padrone cinese per cui è facile per i “ bastardi “ di padroni italiani lavarsi la coscienza.
Ma il padrone cinese per chi faceva produrre a prezzi stracciati, chi gli imponeva ritmi e costi? Un bastardo di padrone grandi firme, italiano e civilissimo, per negozi sfavillanti e regali natalizi di alta qualità.
Il nazionalismo di tanti piccoli imprenditori è una presa in giro, gridano contro la concorrenza cinese che provoca queste stragi : nessuna parola contro i grandi committenti di casa nostra, potrebbero irritarsi e non dargli più lavoro. Poi ci sono i grandi assenti, gli assassini istituzionali, i politici locali che sapevano e non sono mai seriamente intervenuti. Oggi dichiarano che non deve più succedere. Che pagliacci.
Infine i sindacalisti, ancora una prova lampante della loro collusione con i padroni cinesi, italiani: toccava a loro per primi denunciare le condizioni di lavoro degli operai, sapevano e non l’hanno fatto.
La responsabilità è anche di questi venduti.
Quando diciamo che ci vuole una rivoluzione per tagliare la testa a tutta questa gentaglia non ci sbagliamo sicuramente
Il Partito Operaio
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