Redazione di Operai Contro,
Non era necessaria la conferma, ma se qualcuno l’aspettava, oggi è arrivata firmata dall’Istat: il numero medio di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato nel 2013 è diminuito rispetto all’anno precedente (-1,3%) attestandosi a quota 10.352.343. È quanto emerge dal Rapporto sulla Coesione sociale 2013 dell’Istat che conferma quanto ormai il posto fisso sia sempre più un miraggio.
I POVERI – Soprattutto per i giovani: il fenomeno ha riguardato infatti gli under30, diminuiti del 9,4%. Nel periodo 2010-2013 il peso dei giovani rispetto al complesso dei lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato è passato dal 16,8% al 14,0%. Ma non solo. Il rapporto sulla coesione sociale svela anche che in Italia la povertà relativa è ormai ai massimi storici: «nel 2012 — fa sapere l’Istat — si trova in condizione di povertà relativa il 12,7% delle famiglie residenti in Italia e il 15,8% degli individui. Si tratta dei valori più alti dal 1997, anno di inizio della serie storica». I poveri in senso assoluto sono raddoppiati dal 2005 e triplicati nelle regioni del Nord (dal 2,5% al 6,4%).
Questa è la realtà non le menzogne dei politici
Un osservatore
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