Redazione di Operai Contro,
“Ci sono 41 famiglie che rischiano di ritrovarsi senza un’opportunità di lavoro per il futuro”, afferma Sonia Bracone, segretaria della Fillea-Cgil di Imola, prima di entrare a Palazzo Malvezzi per l’incontro.
L’azienda “vuole ristrutturare lasciando a casa tutto il comparto della carpenteria – spiega la sindacalista – tenendo solo quello dell’edilizia, per la progettazione”.
In altre parole: “Mandano a casa tutta la manovalanza con un battito di ciglia”, accusa Bracone. Una prima procedura di licenziamento era partita a luglio, ricorda la segretaria della Fillea, seguita da un accordo siglato in Provincia per l”utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Scaduti questi, però, l’azienda ha ribadito di voler procedere con i 41 licenziamenti ed è ripreso il confronto, mentre “i lavoratori – sottolinea Bracone – ormai da mesi sono in cassa integrazione a zero ore”.
Duri i messaggi inviati ai vertici della Edilcarpentieri: “Se non togliete i licenziamenti – urlano gli operai – da qui uscite a mezzanotte”.
Gli operai sono determinati e arrabbiati, non vogliono che gli errori dei dirigenti vengano scaricati sugli operai.
Per un territorio già in ansia per le sorti di Coop Ceramica (tra poche settimane arriverà la chiusura definitiva dello stabilimento di Casalfiumanese), un altro fronte caldissimo.
Un lettore
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