Redazione di operai Contro,
A rischio ci sono circa 500 posti di lavoro nel settore dell’elettronica in Italia.
La multinazionale statunitense Micron Technologies, si appresta a dichiarare un numero di esuberi pari al 50% del personale in attività in Italia.
“Micron ha deliberato il taglio del 5% del personale a livello globale“, spiega Giuseppe Puliafito, della Rsu della sede di Catania. “La società ci ha comunicato che ci saranno degli esuberi, ma non ha specificato la quantità. In azienda però si parla del taglio del 50% del personale in Italia, quindi circa 500 persone”.
Nel nostro Paese la società dà lavoro a più di mille persone dislocate in sei sedi tra nord e sud Italia, da Catania a Padova, dalla Brianza alla provincia di Napoli. In particolare, l’azienda ha rilevato gli stabilimenti di Catania e Agrate, con tutti i dipendenti, dalla italo-francese STMicroelectronics.
Già nel gennaio 2013, però, Micron aveva risolto il problema di 700 esuberi attraverso la cessione di un ramo dell’azienda: in questo modo, i dipendenti erano passati da più di 3mila a poco più di mille. Ma, a quanto pare, la minaccia dei tagli è tutt’altro che superata.
Questa è la ripresa di Letta
Un operaio della Micron
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