Redazione di Operai Contro,
i sindacati mazzettari sono pronti a svenderci.
Il padrone non aspetta altro:
-Sospendere gli effetti della contrattazione di secondo livello che vale circa 130 euro al mese sugli attuali stipendi medi da 1.350
-andare verso la chiusura dello stabilimento di Porcia (Pordenone).
– In più taglio dell’80% dei 2.700 euro di premio aziendale e riduzione delle orario a 6 ore.
Sono le richieste presentate da Electrolux ai sindacati.
Altre fonti hanno parlato di un’alternativa ancora più dura da parte di Electrolux:
riduzione di circa il 40% di stipendio, per salvare i quattro stabilimenti italiani. In questo caso si tratterebbe di accettare un taglio dei salari dagli attuali 1.400 Euro mensili a 700-800 euro, sempre con una riduzione dell’orario a 6 ore. Tra le prospettive resterebbe valido un numero di esuberi aumentato rispetto all’inizio della trattativa: circa 700 fra Solaro (Milano), Forlì e Susegana (Treviso), che producono lavastoviglie, forni e piani cottura, frigoriferi.
Per Porcia non c’è piano industriale
Resta tuttavia in primo piano l’ipotesi chiusura per lo stabilimento Porcia (Pordenone) – dove si producono frigoriferi, 1.200 dipendenti in tutto, ma 2.000 lavoratori coinvolti con l’indotto – per il quale nei giorni scorsi prima Unindustria e poi la Regione hanno presentato il proprio piano per trattenere la multinazionale. Per il sito produttivo friulano l’azienda svedese non ha nemmeno presentato un piano industriale. Sul lavoro a Porcia il taglio sarebbe stimato in 7,50 euro l’ora ma il costo del prodotto finito graverebbe di 30 euro a pezzo mandando fuori mercato la produzione. A questo punto sono indispensabili interventi della Regione e del Governo. Ogni soluzione è da verificare.
Operai occupiamo le fabbriche, Operai cacciamo i sindacalisti mazzettari
Un gruppo di operai Electrolux
Comments Closed