Redazione di Operai Contro,
Operai Electrolux che state vivendo giornate intense e drammatiche per contrastare il “piano Polonia, a voi va la piena solidarietà e sostegno da parte di tutti gli operai delle altre fabbriche che osservano l’evolversi della vostra situazione e della lotta che state affrontando contro il ricatto della multinazionale olandese che vuole trasferire la produzione all’estero.
La vostra lotta è anche la nostra lotta, vi incoraggiamo a dire no e quindi a rifiutare la proposta dell’accordo che hanno proposto Unindustria insieme a politici regionali ed economisti rinomati di tagliare del 20 % i vostri salari per abbassare il costo del lavoro.
Operai Electrolux respingete senza la minima esitazione il ricatto e la minaccia del licenziamento di 1200 dipendenti a causa della prevista chiusura totale dello stabilimento di Porcia, non firmate accordi che prevedono compromessi che a lungo termine dove chi ci rimette siete solo voi operai.
Operai Electrolux, non date adito alle forze istituzionali e ai partiti politici di interferire nella conduzione delle vostre iniziative di lotta, decidete in modo indipendente cosa fare, cacciate i sindacalisti mazzettari che vi scoraggiano e gli intellettuali che diconoi che bisogna rassegnarsi.
Operai Electrolux resistete, non accettare la riduzione dello stipendio a 800 euro al mese significa anche non permettere ai padroni di altre aziende italiane di emulare questo ricatto inaccettabile.
Bene avete fatto ieri mattina a proclamare scioperi per tutta la giornata e ha manifestare con blocchi stradali, organizzatevi e unitevi nelle proteste con gli operai delle altre fabbriche del gruppo Electrolux e soprattutto non escludete la possibilità del sostegno degli operai di tutte le altre fabbriche.
La lotta è appena iniziata , continuate ad agire in proprio, bloccando le merci, se necessario anche occupando la fabbrica.
Operai Electrolux, i padroni olandesi sono come i padroni italiani, vogliono entrambi la sottomissione totale degli operai con maggior sfruttamento e minor salario alla pari degli operai polacchi.
Un gruppo di operai di Milano.
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