Redazione di operai contro,
NON CAPIAMO…..
La Rsa della Fiom Cgil, dopo la punizione esemplare, adottata dall’Azienda con il licenziamento di un lavoratore, pone riflessioni e una semplice domanda. Cosa succede all’interno della nostra fabbrica?
Fim e Uilm hanno risposto che “non capiscono…”. Che non capiscano non è un fatto certamente nuovo, ma la cosa più grave che esprimono nel comunicato, è il fatto che per loro il drammatico epilogo toccato ai due lavoratori sia normale amministrazione disciplinare, un problema che riguarda solo i diretti interessati; e non segnala invece una questione che ci riguarda tutti.
Il licenziamento è l’atto finale e la sconfitta della gestione e delle politiche Aziendali di questo stabilimento e dei suoi fedeli accompagnatori. Per noi tutto ciò ha bisogno di essere discusso.
In primis, il Wcm, acclamato dal Gruppo per la grande capacità di evolvere e crescere insieme, ne è la testimonianza. Esso ha rappresentato una rottura, una divisione fra i lavoratori, una farsa competizione che ha premiato troppo spesso la fedeltà, il servilismo e l’incompetenza.
Non c’e giorno che non assistiamo a momenti di tensione, scontri fra trenini, mancanza di sicurezza, di materiale e attrezzatura, disorganizzazione logistica, problemi irrisolti e scarica barile fra uffici, scaricando a sua volta tutto sulla cosiddetta ultima ruota del carro, i lavoratori.
Riteniamo che tutto ciò vada a incidere fortemente sulle condizioni di lavoro nelle linee, nel relazionarsi fra persone al suo interno, di chi tocca con mano il trattore, nonché nella qualità del trattore stesso e del futuro produttivo della Cnh di Jesi. Ciò è inaccettabile. L’azienda oltre a colorare le officine e appendere sempre nuove foto, spostando operai per tali mansioni, (in quel caso lo spostamento è fattibile e veloce), ha l’obbligo di curare con attenzione i propri dipendenti con i preposti presenti e le Risorse Umane.
La Fiom Cgil crede che queste discussioni siano fondamentali per il futuro dello stabilimento di Jesi e di chi ci lavora, proclamando:
Un’ora di Assemblea in sciopero venerdì 7 febbraio dalle 9.30 alle 10.30 primo turno e centrale dalle 16 alle 17 secondo turno dalle 21 alle 22 terzo turno Ritrovo davanti la Palazzina.
Jesi,5 febbraio 2014 La Rsa della FIOM
La Rsa della Fiom Cgil, dopo la punizione esemplare, adottata dall’Azienda con il licenziamento di un lavoratore, pone riflessioni e una semplice domanda. Cosa succede all’interno della nostra fabbrica?
Fim e Uilm hanno risposto che “non capiscono…”. Che non capiscano non è un fatto certamente nuovo, ma la cosa più grave che esprimono nel comunicato, è il fatto che per loro il drammatico epilogo toccato ai due lavoratori sia normale amministrazione disciplinare, un problema che riguarda solo i diretti interessati; e non segnala invece una questione che ci riguarda tutti.
Il licenziamento è l’atto finale e la sconfitta della gestione e delle politiche Aziendali di questo stabilimento e dei suoi fedeli accompagnatori. Per noi tutto ciò ha bisogno di essere discusso.
In primis, il Wcm, acclamato dal Gruppo per la grande capacità di evolvere e crescere insieme, ne è la testimonianza. Esso ha rappresentato una rottura, una divisione fra i lavoratori, una farsa competizione che ha premiato troppo spesso la fedeltà, il servilismo e l’incompetenza.
Non c’e giorno che non assistiamo a momenti di tensione, scontri fra trenini, mancanza di sicurezza, di materiale e attrezzatura, disorganizzazione logistica, problemi irrisolti e scarica barile fra uffici, scaricando a sua volta tutto sulla cosiddetta ultima ruota del carro, i lavoratori.
Riteniamo che tutto ciò vada a incidere fortemente sulle condizioni di lavoro nelle linee, nel relazionarsi fra persone al suo interno, di chi tocca con mano il trattore, nonché nella qualità del trattore stesso e del futuro produttivo della Cnh di Jesi. Ciò è inaccettabile. L’azienda oltre a colorare le officine e appendere sempre nuove foto, spostando operai per tali mansioni, (in quel caso lo spostamento è fattibile e veloce), ha l’obbligo di curare con attenzione i propri dipendenti con i preposti presenti e le Risorse Umane.
La Fiom Cgil crede che queste discussioni siano fondamentali per il futuro dello stabilimento di Jesi e di chi ci lavora, proclamando:
Un’ora di Assemblea in sciopero venerdì 7 febbraio dalle 9.30 alle 10.30 primo turno e centrale dalle 16 alle 17 secondo turno dalle 21 alle 22 terzo turno Ritrovo davanti la Palazzina.
Jesi,5 febbraio 2014 La Rsa della FIOM
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