Da Nord a Sud, sono quaranta le città in cui si sono tenuti presidi o manifestazioni contro “le grandi opere inutili” e in solidarietà con le “centinaia di militanti processati dalla repressione di Stato”. Oltre a quello di Chiomonte, i cortei principali sono quelli di Torino e Milano.
Torino – Sono almeno un migliaio i partecipanti alla mobilitazione di Torino che si è conclusa senza incidenti. Da piazza Castello, nel centro della città, esponendo striscioni contro l’opera. Su uno si legge: “Sabotav uguale resistenza”. Ma lo striscione principale è dedicato ai quattro manifestanti arrestati lo scorso nove dicembre con l’accusa di terrorismo: “Chiara, Mattia, Caudio e Nicolò liberi tutti e liberi subito”.
Milano – nel capoluogo lombardo Il corteo è partito da piazza XXIV Aprile, presenti anche i gruppi: No Expo, No Canal e No Tem, il sindacalismo di base, i comitati per la casa e i centri sociali. La manifestazione attraverserà il centro, e terminerà in piazza XXIV Maggio, passando vicino al carcere di san Vittore.
Chiomonte – Il cuore della mobilitazione è la Val di Susa. Palloncini rossi e bianchi a cui è stato legato lo striscione “No Tav liberi”sono stati liberati nell’aria davanti al cancello del cantiere Tav. Il gesto è stato salutato con un applauso dei presenti. Si è conclusa così la manifestazione promossa dal movimento No Tav, a cui hanno partecipato circa duemila persone. Il corteo, partito da piazzale davanti la stazione, si è snodato lungo la statale, ha percorso il centro storico del comune valsusino, fino a raggiungere la centrale. La manifestazione si è svolta pacificamente. Al termine, davanti al cantiere, sono state lette alcune lettere scritte dal carcere dai quattro attivisti No Tav.
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