Si sgretola la galassia del potere di Viktor Yanukovich. In Ucraina i ministri sono “spariti”,
il presidente ha tentato la fuga in Russia e i dimostranti anti-governativi hanno fatto irruzione nella sua residenza.
Questa è la prima tappa della guerra civile.
Ora vecchi gangster, i gangster dell’opposizione tenteranno di fermare i rivoltosi.
Yulia Timoshenko lascia la cella di Kharkiv e arriva in piazza Maidan a Kiev per parlare ai manifestanti.
“Ucraina libera!” grida.”Se qualcuno vi dice che avete finito il vostro lavoro e dovete andare a casa non gli credete: dobbiamo andare avanti fino alla fine.
Oggi l’intero nostro Paese può vedere il sole e il cielo perché la dittatura è caduta, non grazie ai politici e ai diplomatici, ma grazie a coloro che sono scesi in strada riuscendo a proteggere le loro famiglie e il loro Paese”.
La leader omaggia i morti di questi giorni di proteste chiamandoli “eroi”. “Ora – aggiunge – dobbiamo fare di tutto per assicurare che i manifestanti non siano morti invano”.
Annuncia di candidarsi alla guida del Paese e l’appuntamento per le urne è già stato fissato al 25 maggio dal Parlamento.
Il Parlamento ha eletto premier ad interim il braccio destro di Timoshenko, l’ex capo dei servizi segreti Oleksandr Turcinov
Da sabato mattina la capitale è in mano agli insorti.
C’è grande preoccupazione a livello internazionale per i rapidi mutamenti ai vertici del potere ucraino.
I borghesi continuano ad avere paura. Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha rivolto un appello al governo e all’opposizione in Ucraina affinché rispettino l’accordo raggiunto per uscire dalla crisi.
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