Redazione di Operai Contro,
ministri, sottosegretari, Pd, Pdl, padroni,sono una massa di imbroglioni.
Vi invio un articolo della repubblica
Ladri ancora prima di arrivare al potereQuando era presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni, non poteva certo immaginare che da lì a poco più di due anni, Graziano Delrio sarebbe diventato il sottosegretario alla presidenza del consiglio di un governo guidato da un altro sindaco, Matteo Renzi. Ma i due potevano forse avere un po’ più di cautela nella scelta dei ministri, soprattutto in un dicastero chiave come quello dello Sviluppo, dove il pubblico si intreccia indissolubilmente con il privato, e per il quale è stata scelta Federica Guidi.
Delrio, già vicepresidente dell’Anci, arriva al vertice dell’Associazione dei Comuni il 5 ottobre 2011 e uno dei primi atti che firma, il 14 novembre, riguarda un accordo tra l’Anci stessa e l’azienda della famiglia Guidi, la Ducati Energia, con la benedizione del ministero dell’Ambiente, ai tempi sotto la gestione di Stefania Prestigiacomo, pidiellina, molto vicina a Silvio Berlusconi.
L’accordo promuove “la sperimentazione – recita il testo – presso i Comuni italiani del prototipo di bicicletta a pedalata assistita ad alto rendimento e ad emissioni zero sviluppato da Ducati Energia”. Sono mille biciclette che i comuni con più di 30mila abitanti potevano ricevere in dotazione per combattere l’inquinamento atmosferico nell’ambito di un programma di mobilità urbana. Il ministero ha stanziato 1,2 milioni di euro, vale a dire 1.200 euro a bicicletta, l’Anci ha veicolato l’accordo a tutti i Comuni, i quali hanno poi partecipato al bando per l’assegnazione. Alla fine sono stati 42 gli enti, da Cremona a Catania a dividersi le mille biciclette dell’attuale ministro per lo Sviluppo. Tra questi non poteva mancare la Firenze di Matteo Renzi.
E dall’ufficio stampa del sottosegretario alla presidenza del Consiglio fanno sapere che: “Il progetto di distribuire le biciclette ai Comuni era del ministero dell’Ambiente, così come l’individuazione del fornitore, identificato dal ministero in Ducati. Anci quindi, attraverso la sua struttura tecnica, ha collaborato con il ministero alla organizzazione della distribuzione delle bici, senza avere peraltro contatti diretti con Ducati”.
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