Redazione di Operai Contro,
Il presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, ha firmato la legge anti gay,
I gangster sono tutti uguali. Senza differenza di paese e colore della pelle.
La firma del documento – avvenuta dopo il passaggio in Parlamento il 20 dicembre 2013 -è stata accolta dall’applauso dei funzionari del governo riuniti alla cerimonia nella residenza ufficiale del presidente a Entebbe, a 40 chilometri dalla capitale Kampala. La norma prevede una pena di 14 anni di carcere per le persone condannate per la prima volta e l’ergastolo per la cosiddetta “omosessualità aggravata”.
Il provvedimento prevedeva inizialmente la pena di morte per i casi ritenuti più gravi,
A gennaio Museveni si era opposto al provvedimento dichiarandolo “fascista”, anche se al tempo stesso aveva definito i gay delle persone “anormali” che dovrebbero essere “riabilitate”.
Nel dicembre 2012 Papa Benedetto XVI aveva incontrato la presidente del parlamento ugandese,Rebecca Kadaga, ideatrice della norma anti gay.
La signora, come si legge sul sito del parlamento del paese africano, è stata ricevuta e benedetta il 13 dicembre 2012 dall’ormai ex Papa che il giorno seguente, nel suo messaggio per la Giornata mondiale della pace, aveva poi definito i tentativi di accomunare i matrimoni gay a quelli fra uomo e donna “un’offesa contro la verità della persona umana” e “una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace”.
I papi sono sempre all’avanguardia
Un gay vostro lettore
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