Sulla base delle decisioni prese all'assemblea del picchetto alla DHL di Settala, lunedì si riprenderà a lavorare con l'esplicito intento di portare al lotta anche all'interno dei cancelli e di continuare la vertenza con modalità variegate e...meno prevedibili
Sappiamo per certo che il fronte padronale sta in subbuglio muovendosi ciascuno per correre ai ripari e/o guardare avanti
L'alta adesione all'agitazione ancora in corso, il sostegno attivo degli operai della zona in sciopero (Numer one, JAS, Ortofin), la presenza dei
delegati di alcuni tra i cobas più forti del milanese (DHL, SDA, TNT), e del coordinamento di sostegno alla lotta (CSA Vittoria, PCL, FAI, PdaC e altri singoli) non permette attualmente alla DHL di adottare le stesse misure messe in atto per esempio alla Granarolo.
L'atteggiamento dialogante e semi-collaborativo delle forze dell'ordine (che si sono prodigate nell'allontanare dal picchetto i dirigenti aziendali provocatori) ne è stata un'ulteriore riprova
La committente, oltre a limitare i danni economici deve cercare assolutamente di arginare la protesta e di cercare una copertura istituzionale ai passaggi sindacali che, inevitabilmente, si renderanno necessari. Possibili cambi di appalti si profilano ad un orizzonte non lontano da noi
Gli operai in lotta, correttamente, dopo tre giorni di picchetto hanno scelto di non protrarre ad oltranza la forma del blocco dei cancelli e lunedì rientreranno regolarmente al lavoro con il chiaro intento di continuare la lotta e di raqfforzare il sindacato all'interno.
Le forme della lotta verranno decise direttamente dai delegati sulla base delle assemblee interne che si svolgeranno a partire da lunedì, nella consapevolezza che questa battaglia, decisiva per definire i risultati dello sciopero nazionale del 28 febbraio, si gioca anche sui tempi e sulla continuità dell'azione
In allegato il volantino che verrà distribuito lunedì mattina Volantino DHL - picchetto 28 febbraio
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