Egregio Direttore,
dopo l’accordo con Berlusconi la legge elettorale sembrava fatta, tant’è che Renzi l’aveva accantonata per spintonare via Letta e mettersi lui a capo del nuovo governo.
Mentre l’uragano del nuovo ” fare ” (finora nuove tasse) è in arrivo con la “riforma ” del lavoro annunciata per mercoledì, riaffiora più che mai incasinata l’incompiuta legge elettorale (vale solo per la Camera, parità di genere, preferenze, ecc.).
Non capisco perché tutta questa ossessione per la legge elettorale, con tutte le cose che Renzi dice di voler fare “a tappe forzate” e che a giudicare dalla dose di bava ormai montata a neve, lui avrebbe già pronte.
Grillo e Berlusconi dicono che tra breve si andrà a votare.
Forse anche Pd e Ncd che formano il governo Renzi vogliono le elezioni a breve? Da qui nasce la spinta a ultimare la legge elettorale?
Ma se è così perché hanno fatto il nuovo governo?
Scusate la mia ignoranza.
Per tanti come me un governo o un altro non ha mai cambiato la vita, perciò non voto più da tanto.
Ma se gli scontri di interessi e le relative congiure di Palazzo, sono così cruente da cambiare idea e schieramenti dalla sera al mattino, forse anche noi come “popolino” ci dobbiamo svegliare dal torpore sociale, e ci converrà farlo in fretta.
Ho sempre guardato con estremo interesse al dibattito sul Partito Operaio su questo giornale e mi auguro di cuore che con il dibattito si sviluppi anche il Partito.
Saluti un lettore.
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