Redazione di Operai Contro
Ieri sera alla trasmissione “Che tempo che fa” condotta dal lecca culo nazionale Fazio, il neo nominato presidente del consiglio Renzi ci ha propinato un vero e proprio comizio elettorale pensando sicuramente alle prossime elezioni europee. Fabio Fazio da lecca culo professionista quale è si è guardato bene anche dal tentare di contenere il logorroico manichino di Firenze.
Renzi ha inondato i malcapitati telespettatori con un’incontenibile marea di parole: dal taglio delle tasse alla brillante politica economica che il suo governo di giovani sindaci intende sottoporre gli operai e i lavoratori dipendenti (fine della cassa integrazione in deroga, obbligo di partecipare ad inutili corsi di formazione pena la perdita di un eventuale miserabile assegno di disoccupazione, ecc)
A vederlo e sopratutto a sentire ciò che dice alcune domande sorgono spontanee.
Quali interessi muovono i fili di questo manichino? Chi sono le teste pensanti che lo sostengono e lo consigliano? I padroni ovviamente ma non solo il già noto De Benedetti.
Secondo il Corriere Economia oggi in edicola la direzione della Renzieconomic (sic) sarebbe nota da tempo: Andrea Guerra di Luxottica, Mario Greco numero uno delle Generali, Diego della Valle di Tod’s, Fabrizio Landi consulente di CONFINDUSTRIA e Guido Ghisolfi titolare della omonima multinazionale leader mondiale della produzione di bottiglie di plastica. Gli ultimi due, previdenti, hanno investito nella campagna del manichino alle primarie PD, il primo con 10mila euro il secondo con 100mila.
I padroni pensano di prepararsi un futuro radioso sulla pelle degli operai, il partito degli operai costituendosi può trasformarlo in un incubo!
Gert Dal Pozzo
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