PER IL DIBATTITO SUL PARTITO OPERAIO INFORMALE
Redazione di OperaiContro,
riscontro sempre più spesso interventi (peraltro in maggioranza non da
parte di operai) di critica al capitalismo e proposte per la costruzione
di un partito indipendente degli operai. Fino a qui tutto benissimo,
anzi ce ne fossero di più.
Vagando in internet su siti dello stesso tema, o magari dalla pagina
personale di “facebook”, trovo molte di queste persone attive sul nostro
telematico sostenere quasi in contemporanea il partitino dei nazistoidi
Grillo&Casaleggio ( “unica speranza Grillo al 40% contro questa legge
elettorale” ) e/o la “rivoluzione” in atto in Ucraina (stessa posizione
per i grotteschi “forconi” italiani o per i tumulti siriani
sovvenzionati dai sauditi).
Senza troppo dilungarmi, PERSONALMENTE ritengo che per la “costruzione
del partito indipendente degli operai” e per “il superamento del
capitalismo” non solo non siano necessari, ma deleteri soggetti della
piccola borghesia incazzata con i grandi monopolisti à la Grillo (alla
faccia della “indipendenza degli operai”, non ricordo il comico in
miniera o in fabbrica ) o, forse peggio ma non ne sono troppo sicuro,
gli eserciti schierati dai servizi segreti occidentali filo-atlantisti
con la complicità delle puttane di regime in loco.
Se dovessero pervenire critiche a quanto ho espresso, spero non siano
sterili, banali, inconcludenti e fini a sè stesse nello stile “allora
tieniti Yanukovich o Al-Assad”. Perchè allora saremmo ad un altro
livello di comunicazione.
Penso che “agli operai di tutto il mondo” non servano maiali putrescenti
come Tymoshenko, al-Joulani o Morsi per liberarsi delle borghesie
sovrane. Sostituire un borghese con un altro, magari per giunta
appoggiato da partiti neonazisti, non porta a nessuna “indipendenza”.
Spero di non dovere leggere mai simpatizzanti di OperaiContro inneggiare
ad una possibile rivolta di Alba Dorata in Grecia contro l’Europa.
Saluti Operai da Pavia,
Mattia Laconca
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