Alle 7 di ieri mattina è iniziato lo stato di agitazione presso i
magazzini Carrefour di Pieve Emanuele
I 25 operai vittime di un cambio appalto particolarmente gravoso
(trasferimento coatto e taglio del 50% del salario) hanno dato vita ad
un blocco che ha pesantemente rallentato il flusso dei camion in entrata
e in uscita, denunciando il cambio appalto e rivendicando pari
condizioni per tutti i 120 operai dell’impianto (da notare che anche per
i 100 operai rimasti sull’impianto sono stati tagliati, pesantemente, i
diritti contrattuali conquistati negli anni quali la malattia, gli
scatti, i ticket e i livelli superiori al 5°). Il blocco, alla presenza
dei carabinieri locali che non sono intervenuti, è durato fino alle 14
allorchè i dirigenti del consorzio hanno fissato un incontro per oggi
alle 13 finalizzato a trovare soluzioni alla vertenza . In serata i
delegati degli operai in lotta hanno deciso di avviare anche una
vertenza legale e di non firmare il nuovo contratto di assunzione alle
condizioni capestro proposte dall’azienda
Contemporaneamente, nella stesa mattinata di ieri si è registrato un
blocco spontaneo di un’ora nell’impianto KN di S.Cristina – PV (altro
magazzino Carrefour), per la mancata erogazione del Tfr riferiti
all’ultimo cambio appalto e per i continui cambi di cooperative
all’interno del magazzino (se ne prospetta un altro a causa del
trasferimento preannunciato da Carrefour nel vicino stabilimento di
Chignolo di recente costruzione senza garanzia occupazionali per gil
attuali 90 addetti)
La prospettiva di proclamazione di una giornata di sciopero coordinata
tra tutti i magazzini e i punti vendita Carrefour comincia a prendere corpo.
Sabato alle 14,30 riunione di coordinamento presso la sede milanese del
SI.Cobas con l’obiettivo di proclamare una giornata di sciopero
“generale” capace cioè di coinvolgere tutte le realtà lavorative legate
allla catena Carrefour in cui esiste una presenza del SI.Cobas
Seguono news
SI.Cobas Milano e Pavia
Delegati Pieve Emanuele e S.Cristina
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