Redazione di Operai Contro,
Non si salva nessuno.
Deputati, senatori, assessori regionali, provinciali, comunali sono una massa di ladri.
Per risanare il bilancio basterebbe sequestrare tutte le loro proprietà
La Lombardia del leghista Maroni non sfugge.
Otto arresti investono la società «Infrastrutture lombarde» (cioè il braccio della Regione Lombardia per 11 miliardi di previsti investimenti pubblici, in vista di Expo 2015) per asserite modalità illecite degli affidamenti esterni di incarichi nei due settori dell’area consulenza legale e dei controlli degli appalti, complessivamente del valore alcuni milioni di euro dal 2008 a oggi.
Hanno ragione coloro che dicono che l’Expo 2015 è un affare per i mafiosi, i politici e i padroni.
Il direttore generale – dimissionario, ma ancora in carica – di «Infrastrutture Lombarde» e amministratore della partecipata «Costruzioni Autostrade Lombarde», Antonio Giulio Rognoni, uomo di punta delle legislature regionali del governatore lombardo Formigoni, e il capo dell’ufficio gare e appalti della società operativa «Infrastrutture lombarde società per azioni» (Ilspa), Pierpaolo Perez, sono stati infatti arrestati giovedì pomeriggio dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano su ordine del gip Andrea Ghinetti, che contesta loro le accuse di associazione a delinquere, turbativa d’asta, truffa alla Regione e falso.
Quattro avvocati, un dirigente della società regionale e un ingegnere sono stati messi inoltre agli arresti domiciliari, nella medesima inchiesta dei pm milanesi Antonio D’Alessio, Paola Pirotta e Alfredo Robledo.
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