Egregio Direttore,
mentre Renzi con la nuova legge elettorale e le cosidette “riforme”, procede sulla strada che resuscita la legge Acerbo voluta da Mussolini nel 1923, il Pd partito di Renzi, copre l’operazione, sollevando la cortina fumogena dell’antifascismo di maniera: tolta la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, che gli fu conferita a Torino nel 1924.
Il Pd con Renzi prosegue sulla strada dell’autoritarismo, dell’uomo solo al comando, che decide in fretta, senza sfronzoli, mediazioni e trattative.
Non c’è tempo da perdere: ci sono 6 milioni di disoccupati da sistemare, e aumentano tutti i giorni con le fabbriche che chiudono quotidianamente. Sono decine di migliaia gli operai a cui sta scadendo il sussidio della mobilità e ad altri quello della cassa straordinaria.
Mentre a Torino i ladroni della politica con Cota in testa, rubano a piene mani sulla pelle degli operai, il nuovo autoritarismo e fascismo in cravatta cerca di darsi una veste “antifascista” togliendo la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.
Mentre i cinquemila operai cassaintegrati di Mirafiori sono in balia delle promesse di Marchionne, il Pd cerca di darsi una patina innovatrice, addita e condanna il fascismo in camicia nera, mentre resuscita la legge Acerbo, da vita al nuovo autoritarismo, a braccetto con il fascismo in cravatta.
Saluti da un estimatore di Operai Contro
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