Dopo tre picchetti organizzati dal SI.COBAS e l’avvio di una campagna di denuncia davanti ai punti vendita Carrefour, contro i 25 licenziamenti e ritagli di salario e diritti per i 95 superstiti del cambio appalto del 7 marzo.
Nel frattempo si è costituita all’interno del magazzino una rappresentanza della USB, sintomo di malessere e sfiducia nei confederali da parte di chi, finora, non aveva ancora trovato il coraggio di schierarsi negli scioperi duri e che, evidentemente, cerca un’alternativa
Dopo due assemblee gli operai hanno quindi deciso di passare allo sciopero contro i tagli di salario
I licenziati (tutti col SI.cobas) hanno cercato da subito di stabilire una convergenza di obiettivi con i delegati USB per arrivare a stracciare gli accordi di marzo
Là CGIL non può far altro che inseguire e appoggiare lo sciopero indetto per domani
La battaglia continua e si approfondisce.
E aldilà di ogni logica di rappresentanza, siamo consapevoli di aver aperto la strada giusta anche a Pieve: quella della lotta di classe.
Solo che la lotta bisogna vincerlaTutti i solidali che possono sono invitati davanti ai cancelli della Carrefour di Pieve Emanuele
Dalle ore 5
Via Aldo MoroSi.Cobas milano
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