Redazione di Operai Contro,
anche per gli operai di Piombino si ripete la stessa commedia.
Centinaia di migliaia di operai vengono licenziati, lasciati in mezzo ad una strada con un sussidio miserabile e tutti si sgolano a chiedere lavoro. “Ci vuole il lavoro per dare futuro ai giovani, per dare dignità alla gente”, non c’è dirigente politico, sindacalista o cardinale che non metta al centro il problema del lavoro.
Ci fanno ridere, noi operai che abbiamo lavorato sotto la frusta del padrone, noi che sappiamo cosa vuol dire stare alla catena di montaggio o lavorare in siderurgia, o al freddo dei cantieri edili ci facciamo una risata.
Di questo mitico lavoro che tutti vorrebbero farci fare, faremmo con piacere a meno. Se siamo costretti al lavoro è semplicemente perché, vendendo la nostra forza lavoro al padrone ne riceviamo in cambio un salario per sopravvivere e sappiamo benissimo che con questo scambio lui si arricchisce e noi schiattiamo.
Questa è la verità, tutte le altre sono mistificazioni, ma mistificazioni che nascondono interessi materiali inconfessabili.
Operai siamo una forza di 4500 uomini.
Possiamo dire basta a questa società che ci riduce a miserabili che invocano il lavoro salariato.
Mandiamo i gangster politici e i loro padroni a lavorare
Un operaio di Piombino
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