Redazione di Operai Contro,
la comunicazione telematica fu offerta “gratuitamente” dai padroni per fare profitti.
Padroni e polizia controllano la comunicazione telematica, ma non gli basta.
Internet non sarà più neutrale? Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, la Commissione Federale delle Comunicazioni degli Stati Uniti (Fcc, l’authority del settore) starebbe per cambiare le regole della Rete in maniera sostanziale e forse decisiva. Si prospetta, infatti, un Internet a due velocità per alcuni servizi, sconfessando così tutti i principi su cui si è basata la Rete sinora, primo tra tutti la neutralità della stessa, tanto difesa persino dal presidente Barack Obama.
In pratica, se fino a questo momento il principio della “neutralità” della Rete ha stabilito che tutti i provider di Internet devono offrire i contenuti in maniera egualitaria, e cioè alla stessa velocità, permettendo un accesso paritario a fornitori, aziende e utenti, presto le cose potrebbero cambiare. Infatti, le nuove regole su cui starebbe lavorando l’Fcc contemplerebbero la creazione di una Rete superveloce e per privilegiati: grandi aziende e imprese potrebbero sfruttare una rete più veloce pagando una quota di denaro (variabile e per ora imprecisata) che andrebbe agli operatori telefonici.
In questo modo, servizi e contenuti di multinazionali e grandi imprese potrebbero sfruttare una connessione più veloce a scapito di start-up e aziende minori. Secondo i più critici del provvedimento, questo, oltre a creare un solco nel campo della ricerca tecnologica a sfavore delle aziende più piccole, potrebbe essere il primo passo di una pericolosa limitazione di accesso a notizie, idee, messaggi politici, che potrebbero essere ristretti solo a un certo tipo di utenti. La libertà di espressione, insieme alla libera circolazione di idee, potrebbero dunque essere messe seriamente a rischio.
Alcuni senatori del Partito Democratico americano, dopo le indiscrezioni circolate nelle ultime ore, hanno duramente criticato l’Fcc. Per il senatore Cory Booker si tratta di una “notizia inquietante”, mentre il collega Ron Wyden ha aggiunto che “gli interessi monopolistici non possono creare vincitori e perdenti in questo modo”.
Già nel 2010 la Fcc aveva sottilineato l’importanza della neutralità della rete, contro ogni discriminazione nel traffico Internet, senza danneggiare innovazione e circolazione di contenuti, pur non escludendo accordi tra provider e fornitori per alcuni servizi speciali, come sulla sicurezza online. Nel gennaio scorso, però, dopo il ricorso di Verizon, una corte d’appello del District of Columbia aveva bocciato le regole imposte dall’authority del settore che impediva di avere due regimi tariffari diversi a seconda delle velocità di Internet.
Un navigatore
Anche qui la solita storia: Grandi sempre più grandi e piccoli a contendersi le briciole. Cosa è cambiato? Nulla; solo gli operai che non sanno più restare uniti e lottare fino alla spallata finale.