Ambiente, economia, energia

 RASSEGNA STAMPA Wsj     140505 Lo sporco carbone americano trova casa in  Europa – Il basso costo la vince sull’alto contenuto di zolfo, forte aumento dell’export nel continente John W. Miller –        Con la crisi finanziaria il mercato energetico UE, finora il più pulito del mondo, ha scelto il basso prezzo del carbone americano ad alte emissioni, contro le precedenti scelte energetiche a favore dell’ambiente. Nel 2013 la UE a 28 ha importato 47,2 mn. di tonnellate di carbone dagli Usa, contro i 13,6 mn. del 2003; la GB ne ha importato da sola dieci volte di più, nonostante il […]
Condividi:

 RASSEGNA STAMPA

Wsj     140505

Lo sporco carbone americano trova casa in  Europa – Il basso costo la vince sull’alto contenuto di zolfo, forte aumento dell’export nel continente

John W. Miller

–        Con la crisi finanziaria il mercato energetico UE, finora il più pulito del mondo, ha scelto il basso prezzo del carbone americano ad alte emissioni, contro le precedenti scelte energetiche a favore dell’ambiente.

Nel 2013 la UE a 28 ha importato 47,2 mn. di tonnellate di carbone dagli Usa, contro i 13,6 mn. del 2003; la GB ne ha importato da sola dieci volte di più, nonostante il suo alto contenuto di zolfo (2,5-3%, contro meno dell’1% del carbone russo o colombiano) e di ceneri e quindi fonte di emissioni inquinanti.

–        Le importazioni di carbone hanno portato vicino alla chiusura le miniere in Germania, Polonia e Uk; nel UK la produzione è scesa del 24% nel 2013.

–        Nel 2013, gli Usa sono stati secondi solo alla Russia per le forniture di carbone all’Europa; la loro quota di mercato potrebbe ulteriormente aumentare se le tensioni politiche in corso con Mosca ne ostacolassero le forniture.

–        Dopo la decisione di uscire dal nucleare, anche la Germania è divenuta un importante acquirente di carbone americano, soprattutto per il suo basso costo; nel 2003-2013 à da 1 mn. di tonn. a oltre 15 mn.

–        Negli ultimi anni, l’industria carbonifera mondiale è stata penalizzata dai rigidi regolamenti sulle emissioni.

–       Per il terzo anno consecutivo gli Usa esportano oltre 100 mn. tonn. di carbone; i fattori che hanno contribuito all’aumento dell’export: i regolamenti anti-emissioni, la riduzione del consumo interno, la riduzione del prezzo a causa di minore domanda cinese, il boom del gas da scisti. Circa 1/3 del carbone americano esportato viene da giacimenti in Illinois e Indiana, trasportato via Ohio e Mississippi fino al Golfo del Messico e poi imbarcato (10 anni fa era quasi nullo). Nonostante il costo del trasporto questo carbone è meno costoso di quello delle miniere europee, facile da estrarre e vicino a due fiumi. Nel 2013 $6/tonn, trasporto compreso, contro $80/tonn in GB.

[R+T]

Condividi:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.