Redazione di Operai Contro,
Continua la guerra nel Mediterraneo
I morti sono da una sola parte: gli immigrati
Almeno 40 migranti sono morti quando il barcone su cui stavano tentando di raggiungere l’Europa è affondato al largo della costa della Libia. La tragedia sarebbe avvenuta non lontano da Tripoli. Lo ha reso noto il governo, come riporta Al Arabiya.
I soccorsi sono riusciti a salvare finora 51 persone, ha detto Rami Kaal, portavoce del ministero dell’Interno. A causa dei suoi bucherellati confini con i vicini dell’Africa subsahariana e la sua prossimità rispetto a Malta e all’Italia, la Libia è diventata punto di transito per quei migranti del continente che vogliano raggiungere l’Europa.
Sul problema dei viaggi dei migranti in mare oggi Tripoli ha fatto sapere che se l’Unione europea non farà di più per sostenere la Libia nella gestione dei migranti che usano il paese come punto di transito verso l’Europa, il governo libico li aiuterà nel loro viaggio illegale. “L’assistenza dell’Unione europea, afferma il ministro dell’Interno libico Saleh Maziq – permetterebbe al Paese di fermare i migranti che arrivano illegalmente dalle nazioni sub sahariane, diretti in Europa”.
Migrants Files
I “Migrants Files” – liberamente accessibili dal sito dell’inchiesta –
Continua la guerra nel mediterranro
Un barcone carico di migranti è naufragato a circa un centinaio di miglia a sud di Lampedusa. Le motovedette della Guardia Costiera avrebbero già recuperato 14 morti. Sul luogo dell’incidente sarebbero già presenti, oltre ai mezzi della Marina Militare e delle Capitanerie di Porto impegnate nell’operazione Mare Nostrum, anche alcuni mercantili che sono stati dirottati in zona per le operazioni di soccorso. Al momento sarebbero circa duecento i migranti salvati.
E’ vero quello che dici, ma bisogna dire che questi sono altre morti per il profitto. Il capitale si è impadronito di migliaia di ettari per pochi euro ad ettaro per fare i porci affari e questi poveretti cercano ciò di recuperare solo una parte di che gli è stato tolto, ma questo non lo dice nessuno. Intanto i costi d ella gestione delle “emergenze” è a carico della collettività, i soldi di chi ha speculato sono già a sicuro i qualche pradiso fiscale. Quando avverrà che gli immigrati si renderanno conto quali sono i loro veri nemici?