Presidio degli operai Dielle a Cassina.
Tensione alle stelle davanti al cancello della Dielle occupato da giorni. Lungo faccia a faccia tra cento carabinieri e una sessantina di operai. La protesta mira a ottenere più sicurezza, più diritti e buste paga più sostanziose
Cassina de’ Pecchi, (Mi) 24 maggio 2014 – Dielle Srl, il presidio continua e la tensione s’impenna alle due di pomeriggio. Lunghi minuti di faccia a faccia silenzioso fra i 64 dipendenti da quattro giorni asserragliati ai cancelli e un centinaio di carabinieri in tenuta antisommossa. Ma niente, fortunatamente, e almeno per ora, è accaduto. I lavoratori immobili come statue, così gli uomini in divisa.
I lavoratori sono rimasti seduti e in silenzio mentre le forze dell’ordine con scudi ed elmetti rimanevano in piedi davanti a loro, dopo qualche ora i blindati con gli uomini del battaglioni sono tornati alla base. Tensione che resta comunque alta. Il presidio resta schierato giorno e notte: nessuna risposta sulle questioni poste dai Cobas a tutela dei lavoratori che rivendicano: un cambio di inquadramento contrattuale; misure per una maggiore sicurezza in lavorazioni a rischio (l’azienda lavora materiali plastici: due anni fa qui avvenne un infortunio mortale, ricordato ieri con un minuto di silenzio); buste paga più pesanti, regole chiare sui turni e le indennità.
Il presidio e lo sciopero sono iniziative “al culmine di troppi anni in cui siamo stati sfruttati e pagati una miseria”. L’occupazione dei cancelli prosegue ininterrottamente da tre giorni. Ieri, quando in via Galilei sono arrivate le forze dell’ordine a decine, un tam tam ha richiamato sul posto amici e sostenitori dei lavoratori in lotta.
Saluti da un lettore
(Tratto da: [email protected]).
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