Redazione di Operai Contro,
il gangster Renzi non ha tempo di occuparsi dei padroni corruttori.
Il consiglio dei ministri convocato oggi non ha scelto i tre componenti dell’Autorità anticorruzione da affiancare al magistrato nominato presidente da Renzi in aprile. Se era già nell’aria il rinvio del decreto sui famosi poteri dell’Autorità in fatto di controllo sugli appalti pubblici, la mancata scelta degli altri membri si traduce nell’immobilità di fatto dell’ente,
Ma mentre Maroni attende dal governo chiarimenti che non arrivano, è la stessa impresa corrutrice Maltauro a fornirlo: “Non ci sarà nessuna risoluzione dei contratti su Expo affidati all’impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro”, si legge in una nota della stessa impresa di costruzioni. La decisione è stata presa, informa la nota, “in seguito a compiuta istruttoria e alla riunione tenutasi lo scorso 3 giugno presso la Prefettura di Milano“, dove “non sono stati rilevati elementi sufficienti a motivare la soluzione dei contratti”. E di conseguenza la società veneta “porterà avanti l’esecuzione dei contratti aggiudicati, a stesso dire della medesima stazione appaltante, in assenza di ‘vizi estrinseci nella procedura di scelta del contraente’”.
Hanno ragione nel capitalismo la corruzione è un diritto.
I padroni corruttori sono intoccabili. Possono continuare a fare profitti.
Un osservatore
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