Gli operai della Sapa di Fossanova di Latina stanchi di promesse non mantenute di investimenti e piani industriali mai partiti e prese per il culo da parte dirigenziale , hanno deciso ieri mattina di occupare la fabbrica.
Nella mattinata di ieri gli operai, dopo aver trovato i cancelli dello stabilimento chiusi sono entrati lo stesso all’interno della fabbrica dichiarando assemblea permanente. Una presa di posizione condannata dall’azienda.
“Sapa, dopo aver comunicato il 5 maggio alle autorità competenti e alle rappresentanze sindacali la propria intenzione di procedere alla chiusura dello stabilimento di Fossanova, ha avviato il processo di consultazione secondo le procedure previste dalla legge – spiega l’azienda in una nota in cui – stigmatizza l’occupazione messa in atto dai lavoratori ed invita le parti sociali al ripristino delle condizioni necessarie a consentire la proficua continuazione del processo di negoziazione in atto, nell’interesse di tutti”.
Sapa rimane fortemente impegnata nell’individuazione delle migliori soluzioni per le persone coinvolte, come peraltro emerso nell’incontro del 4 luglio tra l’azienda ed i rappresentanti sindacali presso la Regione Lazio – prosegue la nota -, e auspica che per i prossimi incontri istituzionali sussistano le condizioni per poter continuare l’approfondimento dei contenuti del piano sociale con i rappresentanti sindacali al fine di arrivare ad una sua definizione entro i termini previsti dalla legge”.
Giovedì 10 luglio è previsto l’incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico per discutere il futuro della Sapa di Fossanova, ma è sempre teso il clima tra lavoratori e azienda.
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Gli operai non ne vogliono sapere che la loro fabbrica venga chiusa per sempre, come non accetteranno mai di essere ricollocati in altre posti di lavoro dopo che per decenni hanno fatto i profitti per i padroni.
Gli operai della Sapa di Latina sono determinati e difenderanno la fabbrica anche senza il contributo di chi vuole trattare con il padrone per altre soluzioni diverse dal mantenimento della stessa fabbrica.
Mario di Latina
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