Redazione di Operai Contro,
Finora il bilancio è di almeno 400 morti (50 solo oggi a Sajaya) e 2.700 feriti.
Tra i morti ci sono anche i soldati d’israele
!5 soldati uccisi e 17 feriti
È salito anche, a oltre 80.000, il numero degli sfollati a Gaza: lo ha comunicato l’Unrwa, l’agenzia per i rifugiati dell’Onu.
Il segretario di stato Usa, John Kerry,afferma « Hamas usa i civili come scudo e rifiuta ostinatamente un cessate il fuoco», ha detto in una nota.
L’ assassino sa benissimo che i 400 morti Palestinesi sono donne e bambini.
L’ assassino ha aggiunto: « Israele ha tutti i diritti del mondo di difendersi»,
L’assassino dimentica che anche gli arabi hanno il diritto di difendersi.
La Lega Araba ha attaccato Israele per il pesante bombardamento sul quartiere di Gaza City, e ha accusato lo Stato ebraico di «crimini di guerra», chiedendo l’interruzione «immediata» dell’offensiva.
Cadaveri sulle strade
Migliaia di palestinesi sono in fuga. Un portavoce delle brigate Ezzedin al Qassam, braccio armato di Hamas, ha affermato in un’intervista telefonica all’emittente al Jazira che le vittime delle battaglie di oggi sarebbero già più di cento. Testimoni parlano di numerosi cadaveri riversi in strada dato che le ambulanze non riescono a soccorrerli a causa degli intensi raid aerei israeliani. L’esercito israeliano aveva dichiarato oggi di voler intensificare l’offensiva, e aveva chiesto agli abitanti di lasciare le loro case.
La diplomazia al lavoro per la tregua
Sul fronte diplomatico, intanto, si susseguono incontri febbrili per la tregua. Il Qatar ospita oggi un summit tra il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, e il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Secondo fonti governative qatariote citate dal giornale al Sharq al Awsat, la riunione sarà presieduta dall’emiro del Qatar, Sheikh Tamim, il quale opera come canale di collegamento tra Hamas e la comunità internazionale. Ieri infatti il Qatar ha consegnato all’Onu la lista con le condizioni poste dal gruppo islamico palestinese per una tregua. In Qtar vivono numerosi islamisti in esilio, tra cui Khaled Meshaal, il leader di Hamas. Secondo fonti qatariote, Abu Mazen, dopo l’incontro con Ban Ki-moon, incontrerà proprio Khaled Meshaal, che vive in Qatar da tre anni, dopo aver lasciato Damasco. Sul fronte politico, intanto, si registrano tensioni tra Israele e Turchia. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha accusato di commenti «antisemiti» la sua controparte turca, Tayyep Recep Erdogan. In una conversazione telefonica con il segretario di stato Usa John Kerry, Netanyahu, secondo i media, ha detto che le recenti affermazioni di Erdogan, che ha accusato Israele di «crimini di guerra peggiori di quelli di Hitler e dei nazisti», sono «antisemite» e «dissacrano la memoria della Shoah».
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