Redazione di Operai Contro,
nel quindicesimo giorno dei bombardamenti di Israele contro Gaza, continua a salire il numero delle vittime palestinesi : 605 i morti palestinesi e 3.700 i feriti.
Negli ultimi raid nel nord del territorio palestinese, morto l’ennesimo bambino e tre donne, una delle quali incinta. Secondo l’Unicef, dallo scoppio del conflitto 121 minori palestinesi sono stati uccisi a Gaza; due su tre hanno meno di 12 anni. L’Onu afferma che “a Gaza non vi è letteralmente nessun posto sicuro per i civili”.
Bombe anche su campo profughi di Nuseirat. Fonti governative egiziane fanno sapere che “sono 2230 i palestinesi che hanno attraversato il confine tra Striscia ed Egitto” da quando è stato aperto il valico di Rafah. Fonti giornalistiche locali stimano che a Gaza gli sfollati siano 135 mila, 90 mila dei quali ospiti dell’Unrwa, l’ente dell’Onu per i profugh
Neanche i bombardamenti Tedeschi e USA nella seconda guerra mondiale, sulle città europee avevano provocato un tale numero di morti, tra donne e bambini, su una sola città.
Gli assassini d’Israele hanno lavorato con metodo per terrorizzare la popolazione civile, ma ciò che è cresciuto è solo l’odio contro Israele
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon è un cinico servitore dei padroni ha detto: “Il mio messaggio a israeliani e palestinesi è lo stesso: basta combattere, iniziate a parlare”.
Il segretario generale ha condannato gli attacchi da parte di entrambi i fronti, definendo “scioccanti” i missili che continuano a venir sparati dalla Striscia, ma esortando anche Stato ebraico ad esercitare il “massimo contenimento”.
Ban Ki-moon non ha condannato Israele per la strage di Palerstinesi.
Ora invita i Palestinesi ad una tregua.
I padroni hanno solo paura che l’incendio scoppiato in palestina, si propaghi al mondo intero.
“Quello che sta succedendo è un inutile massacro“. Sono parole molto dure quelle di Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme. Secondo Sabbah, “l’unica via per uscire dalla spirale della violenza è affrontare la questione di fondo, cioè l’occupazione israeliana dei Territori palestinesi. Ci sarà pace e sicurezza solo quando Israele riconoscerà la libertà e la sovranità dello Stato palestinese”. Ma per arrivare a questo risultato, continua il patriarca, “dovremo aspettare una nuova generazione di capi israeliani. Gli attuali leader credono solo nella forza militare”.
“Quello contro l’ospedale Al-Aqsa è l’ultimo di una serie di attacchi alle strutture mediche di Gaza”, ha dichiarato Philip Luther, direttore del programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. Il bombardamento dell’ospedale si aggiunge all’elenco dei possibili crimini di guerra che richiedono, secondo Amnesty International, un’urgente indagine internazionale indipendente: “Prendere di mira strutture mediche è sempre ingiustificabile. Questi attacchi sottolineano la necessità che l’Onu disponga una rapida e imparziale indagine internazionale”.
Onore al Popolo palestinese
Un lettore
Comments Closed