Redazione di Operai Contro,
La Cesi, la più grande cooperativa edile di Imola, 403 soci lavoratori e un indotto di 1125 imprese, è in liquidazione amministrativa coatta decisa dal ministro dello sviluppo economico Federica Guidi. Se non è un fallimento è qualcosa di molto simile: per i lavoratori il futuro è solo la disoccupazione.
Lunedì 21 luglio, gli operai si sono presentati in un centinaio alla serata di chiusura dellaFesta de l’Unità cittadina per incontrare Giuliano Poletti, ministro del Lavoro.
La notizia,è arrivata a fine giugno, che dopo la presentazione da parte di un creditoredi una istanza di fallimento al tribunale di Bologna la crisi era pronta ad abbattersi sul colosso delle costruzioni, ha lasciato tutti di sasso. Poi è arrivata la liquidazione dal ministero è l’incubo è diventato realtà. “Non abbiamo ancora capito neanche noi che cosa è successo.
La crisi non è arrivata da un giorno all’altro, ma comunque in brevissimo tempo. Prima gli impiegati hanno cominciato coi contratti di solidarietà a settembre dell’anno scorso. Non sembrava un problema così grande, ma una cosa risolvibile in qualche maniera, con un po’ diammortizzatori. Si prospettava al massimo una riduzione di personale visto la crisi del comparto di costruzioni”. E invece poi è arrivato il crac.
Non ci resta che emigrare
Un operaio della CESI
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