Redazione di Operai Contro,
il 28 luglio è stato indetto a Gela lo sciopero Generale e il 29 ci sarà la mobilitazione a Roma per la manifestazione nazionale contro le politiche del gruppo ENI in italia.
I sindacalisti sono mobilitati: “Questo non è lo sciopero solo dei dipendenti Eni e di quelli delle aziende dell’indotto, è lo sciopero del lavoro che riguarda tutta la città. Il 28 luglio partiamo dal museo regionale per arrivare a piazza Umberto.”
I sindacalisti hanno distribuito volantini lungo il centro storico chiedendo la partecipazione dei commercianti.
ENI minaccia di chiudere le raffinerie in Italia
Matteo Renzi fa il testimonial dei padroni dell’ENI in Africa.
In Africa l’ENI non ha bisogno di Matteo Renzi sono decine i paesi in cui sfrutta gli operai e li condanna a morte con i figli e le mogli.
Dopo averci sfruttato per quarant’anni ora L’ENI minaccia di chiudere Gela.
Sindacalisti, politici locali, commercianti, sono mobilitati: ” fate lavorare gli operai”
Appare chiaro che senza il nostro lavoro non saprebbero quali soldi spartirsi.
Vi riporto un link interessante http://www.infiltrato.it/ambiente/inquinamento-a-gela-la-situazione-e-drammatica
La nostra condizione di schiavi del lavoro salariato ci spinge a impiccarci con le nostre stesse mani.
Lavoriamo perchè abbiamo bisogno di un salario per vivere.
Quando lavoriamo i padroni fanno profitti e non gli importa di ucciderci con le nostre famiglie
Vi scrivo perché voi siete il giornale che lotta contro il lavoro salariato e siete favorevoli al Partito Operaio.
A Gela con l’indotto siamo 3500 operai
Dobbiamo dire basta al lavoro salariato
Operai di Gela occupiamo la città
Operai di Gela organizziamoci per la nostra rivoluzione
Un operaio dell’ENI di Gela
Comments Closed