Continuano i licenziamenti collettivi in tutta Italia, chiudono fabbriche piccole e grandi, di tutti i settori  industriali e commerciali dal Nord al Sud ma a Roma i nostri politici da Renzi a Berlusconi, da Napolitano ai Grillini cosa fanno per impedire la perdita di migliaia di posti di lavoro ?

Nulla, ma proprio nulla, una schifezza unica, tipica di tutti i parlamentari lazzaroni e mantenuti, ladroni e corrotti che in questi giorni sono troppo impegnati a perdere tempo per le nuove riforme che alla fine servono solo ai loro interessi di partito.

Nessuno di loro vuole difendere gli interessi degli operai in parlamento, ce ne fosse uno che proponga una legge per vietare i licenziamenti collettivi o individuali illegittimi o ingiusti. Nessuno. 

Ecco purtroppo un altra notizia negativa di licenziamento collettivo di ieri in Sicilia che vi prego di pubblicare perché sono anch’io siciliano e disoccupato.

Vi ringrazio calorosamente

Giuseppe Verzì di Catania

Dal Blog della Sicilia :

Finite le speranze per i quasi 500 lavoratori dell’Aligrup. dalla Cassa integrazione i lavoratori passeranno direttamente alla mobilità senza fasi intermedie per il recupero della produzione. Sono state notificate ai sindacati le lettere di avvio della procedura collettiva attraverso la messa in mobilità di tutto il personale, dagli operai agli impegati per finire ai quadri dirigenti delle sedi di Catania, Palermo, Siracusa, Ragusa ed Enna.

“Sembra essere giunto all’epilogo anche la vertenza Aligrup – dice sconfortata Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl della Sicilia – l’aver ricevuto la procedura di dichiarazione di mobilità non fa presagire nulla di positivo per le sorti dei lavoratori posti in CIGS. La procedura di licenziamento collettivo per i 478 dipendenti in organico arriva come una doccia fredda poiché si è, fino all’ultimo, auspicato l’interesse di imprenditori sui punti vendita rimasti fuori dalle precedenti trattative in modo da poter salvaguardare i livelli occupazionali.