Ucraina, Onu: “Situazione disperata”. 1129 vittime da inizio conflitto

Redazione di Operai Contro, la guerra in Ucraina non può più essere nascosta L’Europa è direttamente coinvolta. Oltre 1100 morti e 3442 feriti in Ucraina dove da metà aprile le forze governative e i ribelli si combattono nell’est del Paese. Oltre 100mila le persone fuggite dalle zone di combattimento, temporaneamente stanziate in altre parti del Paese. La situazione viene definita “disperata” dalle Nazioni Unite: 104 edifici, tra cui sedici sedi amministrative locali, sono nelle mani di gruppi armati. E sono pesanti le accuse rivolte ad entrambe le parti: se da un lato il governo non ha adottato precauzioni sufficienti per […]
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Redazione di Operai Contro,

la guerra in Ucraina non può più essere nascosta

L’Europa è direttamente coinvolta.

Oltre 1100 morti e 3442 feriti in Ucraina dove da metà aprile le forze governative e i ribelli si combattono nell’est del Paese.

Oltre 100mila le persone fuggite dalle zone di combattimento, temporaneamente stanziate in altre parti del Paese.

La situazione viene definita “disperata” dalle Nazioni Unite: 104 edifici, tra cui sedici sedi amministrative locali, sono nelle mani di gruppi armati. E sono pesanti le accuse rivolte ad entrambe le parti: se da un lato il governo non ha adottato precauzioni sufficienti per la tutela dei civili anzi ha bombardato città e paesi, gli insorti sono accusati di attacchi a palazzi pubblici, assalti a banche e miniere e della distruzione della rete ferroviaria. 

Il commissario Navi Pillay ha inoltre affermato che l‘abbattimento del volo MH17 malese in una zona dell’Ucraina dell’est controllata dai separatisti filorussi potrebbe essere considerato “un crimine di guerra”. “Questa violazione del diritto internazionale, alla luce delle circostanze, potrebbe essere assimilata a un crimine di guerra” ha affermato Pillay. 

Non si fermano i combattimenti al confine tra Ucraina e Russia: almeno otto civili sono rimasti uccisi negli scontri durante la notte. A Lugansk cinque persone sono morte e 15 sono rimaste ferite dai colpi di artiglieria. Tre, invece, i morti a Donetsk per gli scontri tra ribelli e forze governative. 

I ribelli accusano le truppe governative di schierare l’artiglieria contro le aree residenziali. Le autorità negano ogni responsabilità e accusano gli insorti di utilizzare le case come postazioni di tiro.

E’ scambio di accuse tra Usa e Russia: in un colloquio telefonico il Segretario di Stato americano John Kerry ha sollecitato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov a porre fine “al flusso di armi pesanti, missili e pezzi di artiglieria” a favore dei ribelli separatisti dell’Ucraina orientale, e a “cominciare a contribuire a una riduzione dell’intensificarsi del conflitto”. 

Guerra alla guerra dei padroni

Un osservatore

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