Ucraina, i timori dell’Ue per
lo sconfinamento dei blindati russi
DALLA NOSTRA INVIATA A BRUXELLES
Mentre è in corso il vertice straordinario dei ministri degli Esteri dell’Unione europea per prendere decisioni comuni sulle crisi internazionali, dall’Iraq all’Ucraina, cresce a Bruxelles la preoccupazione per le notizie che arrivano da Kiev. Le autorità ucraine hanno confermato lo sconfinamento di una colonna di blindati russi nella regione orientale di Lugansk: «La nostra intelligence ha confermato che una colonna di trasporti blindati e camion ha attraversato la frontiera avvenuta attraverso il passo di Izvarino (zona controllata dai separatisti filo–russi, ndr), temporaneamente chiuso», ha affermato un portavoce militare. La Nato ha lanciato nuove accuse a Mosca e lo sconfinamento è una «ulteriore prova che la Russia sta facendo l’opposto di quello che dice. Mosca è responsabile dell’escalation, anche se esorta alla de–escalation», ha affermato da Bruxelles il portavoce Oana Lungescu.
Vertice in corso
Il ministro britannico degli Esteri, Philip Hammond, prima di entrare al vertice, e della conferma da parte del governo di Kiev, ha detto di essere preoccupato dalla notizia dei blindati: «Se ci sono veicoli o personale russo in territorio ucraino – ha spiegato – si devono ritirare immediatamente o le conseguenze saranno molto serie», «è una situazione potenzialmente molto pericolosa». La preoccupazione è generale. Per il ministro danese, Martin Lidegaard «le autorità russe devono essere consapevoli che l’Unione europea e gli Stati Uniti sono pronti a rispondere a tutte le aggressioni della Russia». Lo sconfinamento, ha sottolineato il ministro svedese Carl Bildt, è «una grave violazione» del diritto internazionale. Intanto all’interno del vertice proseguono le discussioni e ci vorrà tempo prima che i 28 Paesi arrivino a una conclusione, che è attesa dopo le 18
Francesca Basso
dal Corriere
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