Redazione di Operai Contro,
prima del 15 agosto avete ripubblicato il “CHI SIAMO”
“Il giornale della rivolta operaia contro il lavoro, salariato. Una grande mistificazione sociale sta travolgendo tutti.
Centinaia di migliaia di operai vengono licenziati, lasciati in mezzo ad una strada con un sussidio miserabile e tutti si sgolano a chiedere lavoro. “Ci vuole il lavoro per dare futuro ai giovani, per dare dignità alla gente”, non c’è dirigente politico, sindacalista o cardinale che non metta al centro il problema del lavoro.”
Sono d’accordo OperaiContro deve diventare il giornale della rivolta operaia.
Allora bisogna iniziare a criticare quelli che camminano con il naso tra le chiappe degli operai.
Non sappiamo che farcene di coloro che ci spiegano che noi operai abbiamo fatto una stronzata, ma l’abbiamo fatta perchè noi poveri operai abbiamo la famiglia da sfamare. Non abbiamo bisogno di avvocati d’ufficio.
Se noi operai facciamo una stronzata non c’è giustificazione
Allora dobbiamo iniziare a criticare i sindacatini che fanno proclami sulle lotte operaie, ma che non contano un cazzo e devono sempre accodarsi
Per essere un giornale della rivolta deve diventare un giornale di critica
Non deve essere un giornale dei comandamenti da osservare
Spero che molti non siano d’accordo con me
Un operaio di Milano
Se quelli che”camminano con il naso tre le chiappe degli operai” fossero capaci ANCHE di infilare un bastone nel culo ai padroni, allora FORSE accetteremmo, a volte, di farcelo annusare.