Redazione di Operai Contro,
avete scritto tempo addietro che in Ucraina è in atto un conflitto tra UE e USA da una parte e Russi dall’altra.
La posta in gioco è l’Ucraina
Gli operai Ucraini sono stati divisi una parte con UE e USA e una parte con i Russi
“Dobbiamo dire chiaramente che se la Russia è in guerra con l’Ucraina, Paese che vuole entrare in Ue, è come se fosse in guerra con l’Europae per questo dobbiamo aiutare l’Ucraina militarmente affinché si difenda”, ha detto ad esempio il presidente lituano Dalia Grybauskaite entrando al summit Ue.
Ma ben presto si potrebbe andare ben oltre la guerra di parole. La Gran Bretagna e altri sei stati creeranno infatti una forza multilaterale con almeno 10.000 uomini per rafforzare la risposta della Nato all’aggressione della Russia in Ucraina. Lo riporta il Financial Times, sottolineando che l’annuncio ufficiale è atteso la prossima settimana dal primo ministro inglese, David Cameron, in occasione del vertice della Nato. La ‘joint expeditionary force’ includerà unità navali e truppe di terra e sarà guidata dagli inglesi. I paesi che al momento coinvolti sonoDanimarca, Lettonia, Estonia, Lituania, Norvegia e Olanda. Il Canadaavrebbe espresso interesse per l’iniziativa.
“Siamo di fronte a una situazione gravissima e una crisi drammatica: potremmo arrivare a un punto di non ritorno se non si ferma l’escalation”, afferma non a caso il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, dopo il faccia a faccia con il presidente ucraino Petro Poroshenko, che oggi parteciperà ai lavori del Consiglio Europeo straordinario. “Tuttavia crediamo che ci sia sempre tempo per trovare una soluzione”.
Un aereo da combattimento ucraino Su-25 è stato intanto abbattuto nell’est dell’Ucraina dopo essere stato colpito da un sistema antiaereo russo. Lo ha annunciato oggi lo stato maggiore ucraino che, senza precisare il luogo dell’attacco, aggiunge che il pilota è riuscito a lanciarsi con il paracadute. Il comando dell’operazione militare ucraina ha invece smentito che gli aerei abbattuti siano quattro, come avevano rivendicato i ribelli filorussi.
In un comunicato avevate scritto:
“Si fermeranno? I grandi padroni europei ed americani sacrificheranno la Crimea ai buoni rapporti commerciali con Putin? Oppure la crisi non da spazio alle mediazioni e siamo al primo vero passo verso una nuova guerra mondiale?
Così fra grandi impegni di pace, superamento degli stati nazionali, riunioni di vertici internazionali ci troviamo di fronte ancora a borghesi che per spartirsi il bottino sono disposti a mandare a morire milioni di giovani. Riassorbire la disoccupazione con la guerra? Non è la prima volta e finchè ci saranno i padroni non sarà l’ultima.
A meno che la rivoluzione in ucraina non sia un segnale per gli sfruttati di tutto il mondo, bisogna ribellarsi e se dobbiamo fare la guerra a qualcuno sia la nostra guerra contro i padroni e il loro leccapiedi politici “
Sono d’accordo con voi. Diventa sempre più urgente la costruzione del Partito Operaio.
Un osservatore
Sono d’accordo con quanto scritto di fronte alla crisi strutturale del capitale a livello planetario l’umanità e di fronte a un bivio :guerra o rivoluzione , socialismo o barbarie altre strade non ce ne sono bisogna costruire al più presto il partito operaio per organizzare il nostro esercito.