Egregio Direttore,
dai politici ai giornali c’è unanime allarmismo sul fatto che i prezzi al consumo sarebbero scesi dello 0,1% rispetto al 2013. L’allarme è annunciato sconvolgente perché non accadeva dal 1959.
Ma negli ultimi anni quanto è diminuita la massa dei salari rispetto all’andamento dei prezzi? Eppure dobbiamo continuare a sopravvivere, con salari ridotti e con espedienti per quanti di noi sono disoccupati.
Visto che negli ultimi anni la massa dei salari è precipitata, perché dovremo allarmarci se i prezzi al consumo dopo 55 anni sono scesi di un inezia rispetto ai salari? Oltretutto la contrazione della produzione industriale non ha intaccato i livelli di produttività, padroni e faccendieri non hanno smesso di mettere in tasca paccate di soldi.
Non è certo colpa nostra se bottegai grandi e piccoli, dopo aver fatto i soldi hanno dovuto chiudere bottega. Dovremo strapparci i capelli perché i bottegai in attività, hanno ritoccato di un ombra al ribasso i prezzi, tentando di limitare il calo delle vendite?
Come mai e perché nessuno si preoccupa di alzare i salari e ci spiega come possono campare i disoccupati con o senza deflazione?
Ne abbiamo fin sopra i capelli della politica che calpesta gli operai e ingrossa le fila dei disoccupati in nome della tenuta sociale del Paese, per tutelare padroni, banche e strati agiati.
Saluti da un estimatore di Operai Contro
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