L’art. 18 e i giri di parole dei segretari Confederali

Caro Operai Contro,

pur di non allertare le fabbriche, i posti di lavoro e le piazze, i tre segretari Confederali si nascondono dietro l’ipocrisia dei giri di parole.

La Camusso per la Cgil aggira l’ostacolo affermando  che l’articolo 18 è solo “uno scalpo” da portare ai falchi dell’Ue. Dal Direttivo della Cgil riceve il mandato per aprire una discussione con Cisl e Uil per una mobilitazione unitaria. Penseranno alla classica manifestazione-carrozzone propagandistica del sabato.

Bonanni per la Cisl deve ancora vedere cosa fa il governo! Dopo l’abolizione annunciata dell’articolo 18, dopo lo snaturamento della Statuto dei lavoratori e altre misure, dopo le leggi Monti-Fornero contro gli operai, dopo quanto già fatto contro gli operai in questi anni, Bonanni dichiara in tivù “bisogna vedere quello che fa il governo”.

Angeletti per la Uil, finge ipocritamente che le misure di Renzi non tocchino l’artico 18 e dichiara: “sembrava che si volesse eliminare l’articolo 18 per decreto. Ma Renzi non l’ha fatto perché non ha la forza. Quindi per Angeletti non è successo niente.

Operai, contiamo sulle nostre forze, impegniamoci e rimbocchiamoci le mani, per un sindacalismo operaio dove ci troviamo, dentro e fuori il sindacato, che non guardi in faccia nessun esponente del sindacalismo collaborazionista, sia esso interno alla fabbrica o esterno.

Ciao e saluti operai.