da http://www.modenatoday.it/
Scioperi, fermate spontanee e appelli delle Rsu di diverse aziende del territorio, che aderiscono alla protesta della Cgil contro i proclami del Governo sull’Articolo 18
Sciopero spontaneo di un’ora stamattina davanti ai cancelli della Stilma Acciai su via Emilia Ovest a Modena, proclamato dalle Rsu delle tre aziende metalmecanniche Stilma, Salami e Caprari contro le misure annunciate dalGoverno Renzi sul Jobs Act.
Da venerdì scorso 19 settembre, sono infatti partiti scioperi di mezz’ora o un’ora in diverse aziende metalmeccaniche di Modena e provincia, scioperi che continuano anche oggi e domani in aziende quali: Bosch Rexrot Oil Control di Nonantola e Pavullo, Glem Gas, PM Group San Cesario, Oil & Steel San Cesario, OMG Castelfranco Emilia, Poclain Hydraulics Industriale Castelfranco, RCM Formigine, Worgas Formigine, EME Modena, Marchesi Modena, Italkero Modena, Rossi Motoriduttori, CBM Modena, Siderurgica Modenese, Netscout Modena, Lamieral Modena, Crp Modena, Belloi & Romagnoli Modena, Tetra Acciai Modena, Maserati, CNH (stabilimento via Pico Mirandola), Agop Oleoidraulica, Safim, Tecnord, Trelleborg, CB Ferrari, Crown, Omgatech Carpi, Angelo PO Carpi, 2B Box docce, Manitou, Emmegi, PFB Modena, Dinamic Oil Nonantola, TM Fanano, Itm Crespellano, Elettronica Cimone, CFM Zocca, Trenton Fanano (in foto i presidi stamattina presso Stilma Modena e PM Group di San Cesario).
Scioperi spontanei anche in aziende grafico-cartotecniche come Amcor di Soliera, Smurphit (proclamato unitariamente dalle Organizzazioni sindacali), Panini e International Paper.
Diverse anche le prese di posizione e gli appelli che stanno arrivando in queste ore alla Cgil contro la Riforma del lavoro e in particolare contro le misure annunciate sulle modifiche allo Statuto dei Lavoratori che, anziché allargare le tutele, mirano a ridurre i diritti fondamentali, a cominciare dall’art. 18 dello Statuto. Fra gli altri appelli, quelli delle Rsu di Tessilgraf Corporation, Duna Corradini, Bellco Mirandola, Cantine Riunite & Civ, Motovario Formigine, Alberto Sassi San Cesario, Atos Spa, FIR Campogalliano, TEMA, CNH San Matteo, Giugni, Cooperativa Bilanciai, Sherwin-Williams Cavezzo .
“Negli appelli i lavoratori chiedono che non si cancellino importanti diritti e che sul Jobs Act si faccia il più ampio confronto possibile, a cominciare dal coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali per affrontare, insieme al mondo del lavoro e alle sue rappresentanze, i temi veri dell’estensione delle tutele, del contrasto alla disoccupazione, delle politiche industriali per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese – scrive la Cgil – Non è riducendo i diritti che si crea competitività e sviluppo, ma bisogna investire sul lavoro e sulla sua qualità. Ogni intervento in materia di lavoro deve essere indirizzato ad eliminare le enormi sacche di precarietà e disoccupazione, e a includere chi oggi è escluso dal sistema di diritti e tutele”.
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